Nel mese di marzo 2010 è stato somministrato agli ospiti un questionario composto da ventisette quesiti riguardanti tutti i servizi erogati dalla casa di riposo. Ciò che emerge è un’ottima capacità della struttura di comprendere e rispondere in modo appropriato ai bisogni ed alle richieste delle persone ospitate come il grafico stesso è in grado di dimostrare.
IN SINTESI
Dall’analisi dei dati complessivi emergere una sostanziale stabilità rispetto ai risultati verificati lo scorso anno.
In particolare, il presente questionario certifica un aumento significativo del numero di ospiti che si dichiarano “contenti” ( l’84,02% rispetto al 74,11% dello scorso anno) parzialmente bilanciati, tuttavia, dal numero degli ospiti che si dichiarano “molto contenti” che, rispetto al 2008, diminuiscono percentualmente dello 10,59%.
In ogni caso, come già citato nelle premesse, non va sottovalutata la capacità del campione intervistato di comprendere appieno e chiaramente la differenza tra le opzioni in analisi, “contento” e “molto contento”.
Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il campione preso in esame ha una età media di circa 80 anni.
Ad ogni buon conto si sottolinea come ben oltre i due terzi degli ospiti ai quali è stato sottoposto il questionario abbia manifestato un grado di soddisfazione molto elevato ( si vedano, in particolare, i risultati delle singole domande) ciò significando una ottima capacità della struttura di comprendere e rispondere in modo appropriato ai bisogni ed alle richieste delle persone ospitate.
Anche per quanto concerne la percentuale dei non soddisfatti l’analisi attuale dimostra una sostanziale stabilità nei risultati che si mantengono, comunque, a livelli molto bassi per non dire “fisiologici”.
La percentuale dei “poco contenti”, infatti, si attesta al 5,67% rispetto al 4,86%, mentre i “per nulla contenti” costituiscono il 0,62% del campione, rispetto al 0,76%.
Anche per questo secondo gruppo, comunque, valgono le considerazioni svolte in premessa e, in particolare, la consapevolezza che alcuni ospiti vivono in modo”forzatamente negativo” la propria istituzionalizzazione.
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